Sono sempre stato in prima linea. Sempre. Ho iniziato cosi, quasi per gioco ed incoscientemente. Ed ho imparato, sbagliando e riprovando, in un'interminabile altalena di successi e fallimenti. E ho condiviso, sempre e comunque affinché il mio assolo diventasse un coro. E cosi è stato.
Nel mio interminabile girovagare ho stretto mani a persone che non conoscevo che però sentivo vicine. Sconosciuti che mi hanno sempre sostenuto e spronato a non mollare e ad andare avanti. Mille facce in cerca di un'occasione, di uno stimolo, di un confronto...
Per loro torno in campo e a loro dedico l'Aquagarden Cup.
Non un concorso ma una rassegna dell'aquagardening italiano.
Vorrei ritrovarvi tutti, ma proprio tutti, e mi rivolgo soprattutto ai tanti che faticano ad uscire dall'ombra, a quelli che vivono silenziosamente questo meraviglioso hobby, a quelli che non si sentono all'altezza, ma anche a quelli che ho perso per strada, a quelli che ho deluso e anche a chi mi ha ferito.
L'Aquagarden Cup è anche per voi.
Non un contest in cui l'acquario è realizzato per accontentare i giudici, niente muschi incollati con l'attack per shoccare la giuria, né dragoni kitch.
Acquari di piante. È di questo che parlo.
L'unico vero limite è la fantasia. Non importa lo stile, ne' la "bravura". Non importa se non avete stemmi sulla maglia, ciò che conta è esprimere se stessi, in maniera autentica e genuina.
Voi ed io. Niente partnership o sponsor. Aquagarden come luogo di incontro per quello che spero sarà un confronto senza competizione in cui verrà riconosciuta e premiata la sensibilità dell'autore, la sua vera capacità artistica, il suo estro creativo.
Ho sempre anticipato i tempi correndo in avanti, ma a volte bisogna fermarsi e tornare alle origini, convinto come sono che a ad un certo punto del proprio cammino bisogna tornare indietro per andare avanti.
A presto.