Se avete letto la prima parte di questo articolo, avrete potuto constatare che l’evoluzione di un tale progetto è in realtà una serie di scelte che definiranno le soluzioni tecniche da implementare.
Il Mobile
Prima ancora di pensare al serbatoio in sé, al suo funzionamento, eccetera, ho pensato al mobile.
Prima che la signora (sì, sempre lei 😉 ) accettasse questo progetto, è stato ovviamente necessario negoziare e trovare gli elementi che aumentano il comfort anziché diminuirlo.
Al posto di questo serbatoio da 450 litri, nello stesso punto, avevo un serbatoio da 120 litri posato su un mobile metallico (120*30) e al piano di sotto (sui piedi del mobile), un altro serbatoio da 120 litri (100*30). Con, ovviamente, 36 fili che sporgevano ovunque, prodotti stoccati dove potevo, ecc… Non vi dico l’effetto disastroso sul comfort abitativo e non è certo il miglioramento delle condizioni per i corydoras che faceva salire il punteggio 😉
Quindi, il progetto è stato presentato con un mobile adeguato, conforme allo standard estetico della casa, ed è passato come una lettera alla posta. Bene… la parte più difficile è ancora da fare: realizzare il mobile.
Progettazione
In questo tipo di mobile, ci sono 3 scelte possibili:
- Trovare un mobile adeguato nel commercio
- Costruire personalmente un mobile
- Rivestire una struttura metallica con del legno
Gli attuali mobili in commercio sono costosi e poco affidabili, a mio parere. Costruire personalmente un mobile… mi sarebbe piaciuto, ma avrebbe implicato una responsabilità in caso di incidenti che non volevo assumere. Come spiegare 450 litri d’acqua in salotto a causa di un pezzo di legno male avvitato?
Resta quindi l’armatura metallica rivestita di legno.
Ecco uno schema che presenta l’idea (scusate la qualità, si fa con i mezzi del caso, ovvero Excel):