Storia del Lago Vittoria
Il Lago Vittoria è stato scoperto nel 1858 dall’esploratore John Speke e fu così nominato in onore della Regina Vittoria. Gli studiosi ritengono che il lago abbia un’età compresa tra 750.000 e 500.000 anni. Esso è circondato da tre paesi: l’Uganda a nord, il Kenya a est e la Tanzania per metà a sud. È il lago più esteso dell’Africa, con una forma a “coppa” che si estende per oltre 400 km da nord a sud e oltre 320 km da est a ovest. Ciò che lo rende particolare è la sua relativa bassa profondità, con una profondità media di 40 metri e una massima di 93 metri (in confronto, il Lago Tanganica ha una profondità massima di 1470 metri). Il pH dell’acqua è alcalino, con valori compresi tra 7,8 e 9 in superficie e tra 6,9 e 8,5 in profondità. L’acqua è molto dolce, con una durezza compresa tra 2° GH e 8° GH. La temperatura varia da 21°C durante la stagione secca a 27°C durante quella umida. La conducibilità oscilla tra 98 e 145 µS/cm.
La Chiarezza dell’Acqua
La chiarezza dell’acqua del lago Victoria è notevolmente diversa da quella degli altri grandi laghi dell’Africa orientale, come il lago Tanganica e il lago Malawi. Nel 1929, la visibilità era di 8 metri, nel 1990 circa 1 metro, e nel 1999 si è ridotta a soli 15 centimetri. Questa diminuzione può essere spiegata da diversi fattori:
- Il disboscamento delle rive, che porta alla fuoriuscita di fango nel lago durante le piogge.
- L’attività umana lungo le rive del lago che causa l’inquinamento.
- Il lento ricambio dell’acqua, che richiede circa 30 giorni, causando un’agitazione costante dell’acqua.
- L’inquinamento promuove la crescita di piante acquatiche, come le giacinti d’acqua e le alghe unicellulari, che ostacolano il passaggio della luce.
La Catastrofe della Perca del Nilo
Negli anni ’50, è stata introdotta nel lago una specie di pesce chiamata Perca del Nilo, con l’intento di sviluppare la pesca sportiva. Purtroppo, questo pesce si è rivelato un predatore terribile, con esemplari che possono raggiungere i 100 kg di peso. Questa specie ha causato un grave declino delle specie di ciclidi, soprattutto quelle pelagiche, portando molte di esse sull’orlo dell’estinzione. Cinquant’anni fa, i ciclidi costituivano il 99% delle catture, ma nel 2005 rappresentavano solo l’1%. Oggi, la Perca del Nilo costituisce l’80% della fauna ittica del lago.
Il Lago Vittoria e l’Economia Locale
Il lago Vittoria e l’economia locale sono strettamente legati. L’economia locale dipende principalmente dall’attività di pesca del lago. Dopo l’introduzione della Perca del Nilo e la sua diffusione massiccia nell’ecosistema, si è sviluppata un’economia locale basata sulla pesca lungo le coste del lago. Negli anni ’80, c’è stata una forte domanda di pesce da parte dell’Europa, aumentando i prezzi. La pesca locale è stata gradualmente soppiantata dalla pesca industriale. Le barche dei pescatori e le vendite locali sono state sostituite da navi a motore e industrie, ampiamente sovvenzionate dall’Unione europea. Ogni giorno, quasi 500 tonnellate di filetti di Perca del Nilo vengono esportate via cargo aereo verso l’Asia e l’Europa.
Questa trasformazione da un’economia locale a un’economia globalizzata è evidenziata nel documentario di Hubert Sauper intitolato “Il Cauchemar de Darwin”. Il documentario, contrario alla globalizzazione, suggerisce implicitamente che gli aerei che partono dall’Europa dell’Est potrebbero non tornare vuoti, ma potrebbero trasportare armi destinate alla guerra nella regione dei Grandi Laghi. È un film che offre una prospettiva illuminante sulla crescente disparità tra la popolazione e l’eccesso industriale.
I Pesci del Lago Vittoria
Il lago Vittoria ospita numerose specie di pesci, principalmente ciclidi. I primi studi tassonomici risalgono al 1922, quando l’ittiolgo Regan contò circa cinquanta specie. Nel 1980, Greenwood ne elencò un centinaio. Attualmente, si stima che ci siano circa 400 specie nel lago, di cui solo 200 sono state descritte. Tra queste specie ci sono:
- I piscivori, che si nutrono principalmente di altri pesci.
- I malacofagi, che si nutrono di molluschi e bivalvi.
- Gli insettivori, che si nutrono di insetti.
- I mangiatori di granchi, che si nutrono di granchi.
- I mangiatori di gamberetti, che si nutrivano di gamberetti e zooplan