Rinnovare l’acqua del proprio acquario: quando e come farlo?




Quando cambiare l’acqua?

Per determinare il momento migliore per cambiare l’acqua dell’acquario, la strategia più efficace è misurare i nitrati NO3 attraverso un test NO3. I nitrati diventano nocivi per la vita dell’acquario quando raggiungono una concentrazione di 30mg/L. Pertanto, si raccomanda di cambiare l’acqua settimanalmente per eliminare il più possibile questi elementi e rifornire l’acquario di minerali.

La frequenza di cambio dell’acqua dipenderà da vari fattori. Gli acquari piccoli e densamente popolati (o addirittura sovraffollati) richiederanno cambi d’acqua più frequenti rispetto agli acquari più grandi e meno popolati. Se i NO3 sono bassi (meno di 5 mg/l) e non aumentano, non è necessario cambiare l’acqua: essa rimarrà limpida e cristallina. Tuttavia, se l’acqua del rubinetto (senza l’uso di un osmosatore) è ricca di nitrati, sarà necessario misurare i nitrati NO3 dell’acqua del rubinetto dopo averla lasciata riposare per 2-3 ore in un contenitore fino a quando la sua temperatura si allinea a quella dell’ambiente. I test sono sensibili alla temperatura e dovrebbero essere eseguiti ad una temperatura superiore ai 18°C.

Come cambiare l’acqua dell’acquario?

È essenziale sostituire solo una parte dell’acqua per mantenere l’equilibrio biologico dell’acquario. È meglio cambiare piccole quantità d’acqua frequentemente piuttosto che un grande volume tutto insieme. In un’unica operazione, si può rinnovare al massimo un quarto del volume totale. Utilizza la stessa acqua utilizzata per il riempimento iniziale dell’acquario. Se, ad esempio, hai usato un mix di due terzi d’acqua del rubinetto e un terzo d’acqua demineralizzata, utilizza lo stesso rapporto per il cambio d’acqua.

È possibile utilizzare un condizionatore d’acqua solo sul volume che stai rinnovando (e non sull’intero volume dell’acquario). Aggiungi il prodotto nel contenitore in cui prepari la tua “nuova” acqua, prima di introdurla nell’acquario.

Evitare gli shock termici

La temperatura dell’acqua “nuova” dovrebbe essere il più vicino possibile a quella dell’acquario. Se ciò non viene rispettato, si può verificare un abbassamento della temperatura che potrebbe causare la comparsa dei cosiddetti “punti bianchi” sui pesci.

Cambio d’acqua ed evaporazione

L’acquario tende ad avere una temperatura superiore a quella dell’ambiente circostante. Questo provoca l’evaporazione dell’acqua e una conseguente diminuzione del livello. L’acqua che evapora è pura e senza minerali. Pertanto, l’acqua aggiunta dovrebbe avere le stesse caratteristiche, ovvero essere demineralizzata. Se non si segue questa precauzione, ci potrebbe essere un accumulo di minerali nell’acquario, causando vari problemi. Il cambio d’acqua può essere combinato con la pulizia del substrato, utilizzando, ad esempio, una campana per aspirare i detriti.

Cambiare l’acqua e curare le piante dell’acquario

Quando cambi l’acqua del tuo acquario, approfitta dell’occasione per prenderti cura anche delle piante:

  • Taglia e rimuovi le foglie danneggiate,
  • Taglia i germogli delle piante che sono diventati troppo alti o troppo radi e piantali nuovamente se necessario,
  • Fornisci regolarmente concime, almeno ogni 15 giorni. I prodotti commerciali sono solitamente disponibili in forma liquida o solida. Entrambe le forme possono essere usate in alternanza.